Molti consumatori si chiedono come mai i prezzi al mercato, dell’olio di oliva, variano così tanto ( da 3 euro a 25 euro ed oltre ).
Diciamo subito che il prezzo varia principalmente in funzione della qualità, e siccome i procedimenti da mettere in pratica al fine di ottenere un olio “buono”, hanno un costo ben definito; se vogliamo acquistare un litro di olio eccellente, il prezzo giusto da sostenere, dovrebbe aggirarsi intorno ai 9/10 euro.
Il consiglio è sempre quello di non prendere un olio extravergine di oliva che costa meno di 7/8 euro al litro, a meno che non si è sicuri della provenienza, in quanto si rischia che le caratteristiche organolettiche di quell’olio, non siano proprio quelle di un prodotto buono e salutare.
Se è pur vero che acquistando un olio abbastanza costoso si rischia ugualmente una “fregatura”; è altrettanto vero che con un olio, il cui prezzo è al disotto del costo di acquisto delle sole olive, la “fregatura” è certa.
Se poi si vuole risparmiare per necessità economiche (anche se io risparmierei su ben altro), l’importante è sapere cosa, e con quali caratteristiche (positive o negative), andiamo ad acquistare.
Per fare questo, è ora possibile consultare la “Guida pratica all’etichettatura degli oli di oliva”, disponibile on-line sul sito del Ministero dell’Agricoltura.
Da qualche mese, inoltre, è stata depositata in Parlamento, una proposta di legge a firma dell’Onorevole “pentastellato” Giuseppe L’Abbate, che prevede un sistema di sanzioni per chi non rispetta le nuove disposizioni comunitarie, creando una sorta di “Testo Unico” sanzionatorio, per rassicurare il consumatore sulle indicazioni riportate nelle etichette dell’ olio di oliva che sta per acquistare, e anche per sostenere e tutelare le aziende italiane che producono un prodotto di qualità.
